La sicurezza nucleare è l'insieme delle misure messe in atto per garantire la sicurezza dell'industria nucleare. Ciò abbraccia le centrali nucleari e le altre strutture nucleari, il trasporto di materiali nucleari, e l'uso e immagazzinamento di materiale nucleare per qualsiasi uso. In termini tecnici, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA o IAEA) definisce due accezioni: nuclear safety e nuclear security.[1] Per nuclear safety si intende «il raggiungimento di condizioni operative appropriate, la prevenzione di incidenti o la mitigazione delle loro conseguenze, che dà luogo a protezione di lavoratori, collettività e ambiente da inutili rischi di radiazione». La IAEA definisce invece la nuclear security come «la prevenzione e individuazione e relativa reazione, rispetto a furto, sabotaggio, accesso non autorizzato, trasferimento illegale o altri atti dolosi pertinenti a materiale nucleare, altre sostanze radioattive o strutture a loro associate».[2]
L'industria dell'energia nucleare ha migliorato la sicurezza e le prestazioni dei reattori, e ha proposto nuovi e più sicuri progetti di reattori. Malgrado ciò, non può essere garantita una sicurezza perfetta. Fra le potenziali fonti di problemi troviamo errori umani ed eventi esterni che hanno un impatto maggiore di quanto previsto. I progettisti dei reattori di Fukushima in Giappone non avevano previsto che un maremoto generato da un terremoto avrebbe messo fuori uso i sistemi ausiliari che in teoria avrebbero dovuto stabilizzare il reattore dopo il terremoto.[3][4][5][6] Sono concepibili anche scenari che comprendono attentati terroristici, sabotaggi interni, e attacchi informatici.
La sicurezza delle armi nucleari, come la sicurezza della ricerca militare riguardante materiali nucleari, è generalmente gestita da organi diversi da quelli che coordinano la sicurezza civile, per vari motivi, tra cui la segretezza. Si teme per l'ipotesi di gruppi terroristici che si impossessino di materiale nucleare atto a costruire bombe.[7]